I lavoratori hanno, in genere, l’obbligo di prestare lavoro notturno, a meno che non sia accertata l’inidoneità attraverso le competenti strutture sanitarie pubbliche.
Inoltre, il datore di lavoro non può obbligare a prestare lavoro notturno:
- la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a 3 anni o, alternativamente, il padre convivente con la stessa;
- la lavoratrice o il lavoratore che sia l’unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni;
- la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile.
L’orario di lavoro notturno, in generale, non può superare le 8 ore in media nell’arco delle 24 ore, anche se la contrattazione collettiva (anche aziendale) può individuare un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare il suddetto limite.