Generalmente all'inizio dell'anno il datore di lavoro determina il periodo feriale di chiusura concernente le ferie collettive. Tale potere discrezionale non è del tutto arbitrario ma deve tener conto non solo dell'interesse del datore stesso al buon funzionamento dell'azienda, ma anche di quello del lavoratore a fruire di un periodo di riposo sufficiente a reintegrare le energie perdute lavorando.
Tra l'altro il datore di lavoro deve preventivamente comunicare ai lavoratori il periodo stabilito per il godimento delle ferie collettive la cui sommatoria non può comunque superare il limite del 50% delle ferie agli stessi spettanti di diritto.