Con il D.lgs 368/2001, a differenza di quanto avveniva in precedenza, è stato introdotto un margine di tempo entro cui è possibile per le aziende richiedere ai lavoratori la prosecuzione del rapporto a tempo determinato oltre il periodo fissato nel contratto.
Trattasi di un "periodo di tolleranza" di 20 giorni (30 per i contratti di durata iniziale pari o superiore a 6 mesi).
In tal caso al lavoratore viene riconosciuto il pagamento di una maggiorazione retributiva entro tali parametri:
- 20% se la prestazione si prolunga fino a 10 giorni oltre il limite contrattuale;
- 40% per ciascun giorno superiore.
Nel caso in cui anche questo margine di tolleranza contrattuale dovesse essere oltrepassato, allora sussisterebbero gli estremi per un'effettiva modificazione della natura del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.