Il dipendente che riceve lo stipendio in ritardo rispetto ai tempi definiti nei singoli contratti collettivi nazionali ha diritto di chiedere l'interesse di mora maturato nonché la rivalutazione monetaria del credito.
La legge riconosce particolari misure di tutela dei crediti di lavoro prevedendo, in caso di insolvenza del datore di lavoro, l’intervento di un Fondo di Garanzia presso l’INPS.
Il ritardo, anche di pochi giorni, nel pagamento legittima il lavoratore alle dimissioni per giusta causa.
L'eventuale procedimento monitorio che vede come controparti datore e lavoratore, instaurato al fine di ottenere la corresponsione dei crediti di lavoro, gode di una procedura più celere in quanto trattasi di crediti privilegiati.