Glossario del Welfare
Servizi pubblici per l'impiego
I servizi per l'impiego si rivolgono a lavoratori e imprese con
l'obiettivo di favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si occupano della prima
accoglienza e dell'orientamento del lavoratore, al quale forniscono tutte le informazioni
relative al mondo del lavoro, dalla normativa alle opportunità di impiego, ai percorsi formativi
finalizzati all'inserimento o al reinserimento lavorativo. La riforma Biagi delinea un
mercato del lavoro nel quale operatori pubblici e operatori privati autorizzati svolgono la
propria attività in regime di competizione e concorrenza. Il D.Lgs. n. 276/2003 rende operativa
la riforma dei Servizi per l'impiego, accostando ai tradizionali operatori pubblici del
mercato (i Centri per l'impiego), le nuove Agenzie per il lavoro e gli altri operatori autorizzati.
L'obiettivo è realizzare un sistema coerente di strumenti, per garantire la trasparenza e
l'efficienza del mercato del lavoro anche grazie all'interconnessione con la Borsa nazionale
del lavoro.
Sistema contributivo
La pensione viene calcolata sulla base di quanto il lavoratore ha versato
nell'intera vita professionale e non in percentuale sulle ultime retribuzioni (sistema retributivo).
Questo sistema di calcolo delle prestazioni è stato introdotto per sostituire gradualmente
il sistema retributivo.
Superbonus
La legge di riforma del sistema previdenziale introduce un particolare beneficio
- cosiddetto superbonus - per i lavoratori dipendenti del settore privato che hanno maturato
o matureranno il diritto alla pensione di anzianità fino al 31 dicembre 2007, ma decidono
di continuare a lavorare. Coloro che decidono di rimanere al lavoro ottengono un
aumento in busta paga, esente da tasse, pari alla contribuzione previdenziale: il 32,7% dello
stipendio lordo per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Sono esclusi i dipendenti
pubblici: statali, dipendenti degli enti locali (Comuni, Province e Regioni), dipendenti
delle ASL e dipendenti degli Enti pubblici non economici quali Inps, Inail ecc. L'importo della
pensione che spetterà a coloro che hanno optato per il superbonus sarà pari a quello calcolato
al momento della richiesta dell'incentivo (sulla base dei contributi versati fino a quella
data), maggiorato degli aumenti del costo della vita che sono intervenuti nel frattempo.
Tirocinio
Strumento che consente l'inserimento in un'azienda della persona disoccupata
per il conseguimento di una formazione professionale on the job e di un orientamento professionale.
Il tirocinio prevede il coinvolgimento di tre soggetti: un ente promotore (Università,
Scuole, Enti di Formazione e Orientamento, Centri per l'Impiego ecc.), un'azienda ospitante
e un tirocinante. L'Ente promotore vigila sul corretto andamento del rapporto di tirocinio
attraverso la figura di un tutor che controlla la realizzazione del progetto formativo e
di orientamento appositamente redatto dall'azienda ospitante. Il tirocinio non costituisce
rapporto di lavoro e come tale non è in alcun modo retribuito. L'azienda può comunque, a
sua discrezione, erogare al tirocinante un rimborso delle spese.
Tirocinio estivo
Il tirocinio estivo di orientamento è il tirocinio che gli adolescenti o i giovani,
regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l'università e gli istituti scolastici di ogni
ordine e grado, possono svolgere durante le vacanze estive. Come ogni tirocinio non è un
rapporto di lavoro, ma costituisce un'esperienza formativa svolta in azienda. La Corte Costituzionale,
con sentenza n.50 del 2005, ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 60 del Dlgs n.
276/2003, che ha istituito i tirocini estivi di orientamento. Spetta dunque alle Regioni disciplinare
questo istituto in forza della loro competenza in materia di formazione.
Totalizzazione
È la possibilità di sommare i contributi collocati in più gestioni previdenziali
per raggiungere il diritto alla pensione. La riforma del sistema previdenziale semplifica le
procedure di ricongiunzione riconoscendo, ad esempio, la facoltà di totalizzare anche quando
si raggiungono i requisiti minimi in uno soltanto dei fondi depositari dei contributi.
TFR - Trattamento di fine rapporto
È la liquidazione che spetta ad ogni lavoratore al termine
del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro versa al lavoratore che decide di interrompere il rapporto,
o al dipendente licenziato in seguito a fallimento, liquidazione coatta amministrativa,
amministrazione straordinaria e concordato preventivo, la somma delle quote da lui accantonate
di anno in anno. Le quote vengono calcolate sulla base della retribuzione ordinaria
conteggiando i periodi di malattia, di gravidanza o di ferie, escludendo i premi, le indennità
di trasferta e le voci una tantum e tenendo conto di una rivalutazione annuale dell'1,5% unita
al 75% dell'indice d'inflazione desunto dalle tabelle Istat.
Visite di studio
Il programma comunitario "Visite di studio per responsabili di formazione
professionale" è stato istituito nel 1985, a seguito di una risoluzione del Consiglio dei Ministri
(13 luglio 1983) e confermato con Decisione del Consiglio (1999/382/EC), concernente il
Programma Leonardo da Vinci. Esso prevede la realizzazione di visite volte a promuovere lo
scambio di conoscenze ed esperienze e la discussione tra responsabili della formazione su
tematiche di interesse comune; sviluppare la comprensione reciproca dei sistemi e dei dispositivi
di formazione in uso nei paesi europei; facilitare le decisioni e l'azione dei responsabili
dei sistemi di formazione. Destinatari del Programma sono: autorità pubbliche a livello
nazionale e regionale; autorità di agenzie di sviluppo locale; responsabili di centri/enti di
formazione professionale, erogatori di formazione; responsabili della formazione aziendale;
direttori delle risorse umane, imprenditori di piccole e medie imprese, camere di commercio,
industria, artigianato; rappresentanti delle associazioni dei datori di lavoro; rappresentanti
dei sindacati; università e centri di ricerca; esperti documentaristi. Le tematiche di
interesse comune sono stabilite ogni 3 anni e riflettono il dibattito tecnico e culturale in corso
nel contesto europeo sui temi della formazione.
Vouchers
Nell'ambito delle azioni di formazione continua a domanda individuale, ovvero la
formazione finalizzata al lavoro cui i lavoratori accedono in base a progetti elaborati a livello
individuale, è stata realizzata la sperimentazione dei vouchers, rilasciati ai singoli lavoratori,
generalmente su presentazione di progetti individuali, per la partecipazione ad attività
formative. Il voucher è assegnato al destinatario finale sulla base di un progetto, valutato
dall'Amministrazione regionale/provinciale competente, e viene pagato all'organismo di
formazione a conclusione delle attività corsuali. Il dispositivo è finalizzato a sostenere la realizzazione
di progetti formativi presentati dai singoli lavoratori per dare risposta ad esigenze
di aggiornamento e ampliamento di conoscenze e competenze professionali avvertite a
livello individuale. La caratteristica principale delle azioni rivolte a percorsi individuali sta nel fatto che
non è necessariamente richiesta la mediazione dell'azienda, ma viene riconosciuto
un diritto soggettivo del lavoratore a formarsi secondo i suoi bisogni. La modalità dell'offerta
formativa nella formazione tramite voucher è quella della cosiddetta "offerta a
catalogo", ovvero un elenco dei corsi organizzati da Enti di formazione che operano a livello
regionale e provinciale. Gli strumenti finanziari a sostegno dei voucher sono costituiti
dalla L. 236/93, dalla L. 53/00, dal Fondo sociale europeo. Indipendentemente dalla fonte
finanziaria, il valore economico assegnato al voucher varia da un minimo di 500 Euro a un
massimo di 5.000 Euro. Nell'ambito del Fondo sociale europeo è stato inoltre sperimentato
il voucher aziendale, assegnato al singolo lavoratore ma erogato al titolare dell'impresa,
poiché destinato a finanziare la partecipazione dei lavoratori ad attività formative generalmente
inserite in un piano di formazione aziendale. Nel complesso, l'introduzione del voucher
aziendale permette di individualizzare le esigenze formative dell'azienda e dei singoli
lavoratori, garantire la mediazione tra azienda e lavoratore ai fini della scelta del percorso
formativo, semplificare i processi di gestione dei tempi e delle modalità di erogazione delle
iniziative formative in base alle esigenze e all'accordo tra lavoratori e impresa.
Nota
Il grosso del materiale è stato selezionato dalla
Direzione Provinciale del Lavoro di Modena che lo
pubblica in formato
Word™.